
C’ erano una volta…
. Ostetrica: ” Cara Signora, oggi le insegnerò la pratica dell’ automassaggio vaginale che dovrà eseguire tutti i giorni , per tutta la durata del trattamento di riabilitazione pelvica per curare il suo Ipertono … ”
. Paziente: ” automassaggio cosa?!?”
Care lettrici,
inizio questo articolo proprio con una situazione che mi capita spesso di vivere a studio, quando spiego alla donna che dovrà essere anche lei parte attiva del processo di guarigione mettendo in pratica l’ automassaggio vaginale insieme agli esercizi di stretching pelvico.
L’ automassaggio del pavimento pelvico ha infatti delle funzioni importantissime in tutte le disfunzioni pelviche ma in particolar modo non è possibile prescindere da esso:
- nella vulvodinia
- nell’ ipertono/contrattura pelvica
- dolore durante i rapporti
- nelle cistiti ricorrenti
- nella carenza della libido
- nell’ ipotono pelvico
- nella dismenorrea
IL MASSAGGIO VAGINALE
Questo era ben chiaro già 4000 anni fa in Cina, dove le donne per ampliare la funzione orgasmica e prevenire le varie disfunzioni pelviche lo utilizzavano insieme ad altri esercizi (Esercizio del Cervo, massaggio dei seni, respiro della Gru) come pratica di lunga vita e benessere.
Il massaggio vaginale permette infatti l’ armonica distensione della muscolatura contratta intorno all’ uretra, vagina e ano.
Riprendere il con-tatto con questa parte del corpo della donna significa infatti entrarne in ascolto, capire i propri bisogni…
In Cina la vagina si chiama Porta di Giada, e se ci pensiamo un attimo possiamo notare che ha proprio questa funzione: permette di accogliere ma allo stesso tempo può chiudersi tetanicamente impedendo qualsiasi accesso e rendendo difficile se non impossibile rapporti sessuali.
Prendersi cura di questa parte del corpo si traduce nell’ amare se stesse, volersi bene.
E’ stato ormai dimostrato che la pratica dell’ automassaggio vaginale consente la liberazione di endorfine ed ossitocina, ormoni dell’ accudimento e del benessere. A tal proposito vi consiglio di guardare il film Hysteria : che tratta la storia dell’ invenzione del vibratore…
Questo tipo di massaggio si esegue inserendo la prima falange del pollice o indice all’ interno dalla vagina, andando a “stirare” e a premere sui trigger point: quelle zone che al tatto generano più fastidio e dolore. Un suggerimento che tengo molto a fornire alle donne che si accingono alla pratica dell’ automassaggio è quella di rendere questo momento come un rituale sacro. Respirare profondamente, accendere un incenso o delle candele, ascoltare musica rilassante è un ottimo modo per mettersi in ascolto e prendersi cura di questo nostro secondo cuore del femminile.
LO STRETCHING PELVICO
Oltre al massaggio, esistono alcune posizioni di stretching del pavimento pelvico tratte dallo yoga che sono utili per allungare e distendere eventuali contratture che generano dolore. Queste, associandole ad una corretta respirazione che coinvolga la vagina, possono rilasciare il nervo pudendo dalla morsa di un eventuale muscolo elevatore dell’ ano contratto che a sua volta può causare bruciore, prurito, dolore.
Eccone alcune:
IL PICCIONE:
In questa posizione si esegue un profondo stretching dei muscoli piriformi, ileopsoas e ovviamente del muscolo pubo-coccigeo. Utilissima anche in caso di mestruazioni dolorose, ma è sempre bene farsi guidare da un’ esperta/o in quanto l’ esecuzione scorretta può provocare lombalgie o aggravare eventuali ernie.
IL BAMBINO
La posizione del bambino oltre ad essere molto rilassante permette di aumentare la consapevolezza dei muscoli pelvici. Inoltre assumere la baby pose per almeno tre minuti al giorno con la respirazione profonda consente una profonda azione di rilascio dei trigger point.
Questi sono solo degli esempi, ma esistono molte altre asana dello yoga che sono davvero utili e che ogni donna che soffre di ipertono del pavimento dovrebbe eseguire tutti i giorni per avere maggiore beneficio.
I soli trattamenti con elettromedicali e/o farmaci nella mia esperienza non bastano a raggiungere e mantenere il risultato ottimale!
Per cui… Buon lavoro su di te !
Grazie Dottoressa! Il Suo approccio mi pare molto illuminato e illuminante