Care lettrici, oggi parliamo del “Queef” un argomento hot.. spesso causa di vergogna per le donne: il flato vaginale.
Chi ha già sperimentato questo disagio sa di cosa sto parlando, ma lo spiegherò in breve per far capire a tutte. Il queef consiste nell’ emissione di aria inodore dalla vagina con il suono caratteristico associato, che è simile all’ emissione di aria a livello anale. E’ una vera e propria fuoriuscita di aria che si è incamerata nella vagina, o meglio nel fornice vaginale posteriore.
Questo fenomeno può essere di natura meccanica e fisiologica per esempio può accadere durante i rapporti sessuali, è un’ evenienza che può determinare disagio nella donna ma non c’ è da preoccuparsi in questo caso.
Se il “queefing” si manifesta invece in altre situazioni come l’ attività fisica, una camminata o una corsa, a seguito di un parto vaginale invece la causa potrebbe trovarsi in una disfunzione del pavimento pelvico. I traumi ostetrici sono infatti una delle cause che possono generare la flatulenza vaginale.
E’ infatti uno dei primi segnali che il pavimento pelvico invia alla donna per farle capire che qualcosa non va, può essere associato o non a prolasso e/o incontinenza urinaria o fecale ed è sempre il segno che è necessario fare riabilitazione del pavimento pelvico.
Il queef quando si manifesta può essere davvero imbarazzante e le donne per tale ragione rinunciano all’ attività fisica e all’ intimità con il partner (inoltre in presenza di un pavimento pelvico debole anche i rapporti sessuali sono poco soddisfacenti) è importante dunque sapere che una tale problema può essere risolto in modo conservativo. Anche per la rieducazione pelvica il fai da te all’ inizio non è consigliato in quanto fare la ginnastica pelvica senza prima effettuare delle sedute ambulatoriali ed elettrostimolazione con l’ ostetrica può creare confusione circa il muscolo che deve attuare la contrazione e l’ esercizio.
Molte donne non hanno nemmeno la consapevolezza del famoso pubo-coccigeo e l’ ipotonia può essere tale da renderne impossibile e inefficacie la contrazione al momento opportuno. Spesso infatti vengono contratti muscoli agonisti ed antagonisti alla muscolatura pelvica (addominali, abduttori, adduttori, grande gluteo ecc…) che non comportano miglioramento, ma anzi possono anche peggiorare la disfunzione.
Per saperne di più chiedi informazioni ad un’ ostetrica esperta nella riabilitazione del pavimento pelvico che saprà di certo prendersi cura di te e del tuo Fiore pelvico…
Dott. ssa in ostetricia Noemi Gugliotti